Le 5 minacce informatiche più sottovalutate dalle PMI (che ho visto con i miei occhi)

Le 5 minacce informatiche più sottovalutate dalle PMI (che ho visto con i miei occhi)

Marco Puccio

✅ Introduzione

Negli ultimi anni, lavorando come consulente informatico e perito per tribunali e aziende, mi sono trovato più volte davanti a situazioni di emergenza che si sarebbero potute evitare con pochissima prevenzione.

A volte bastava un backup in più. A volte una password meno banale. Altre volte ancora, semplicemente un po’ più di consapevolezza.

Le piccole e medie imprese (PMI) sono spesso convinte che la sicurezza informatica sia un problema da grandi aziende. Ma la realtà è ben diversa: proprio le PMI sono il bersaglio preferito degli attacchi, perché più vulnerabili.

In questo articolo voglio condividere alcune delle minacce più sottovalutate, che ho visto con i miei occhi, nella speranza che possano aiutare altri imprenditori ad evitare gli stessi errori.


1. Dipendenti inconsapevoli e attacchi di social engineering

Una delle prime perizie che ho svolto nel mio percorso è iniziata con una semplice email. Sembrava inviata dall'Agenzia delle Entrate, ma era una trappola ben congegnata. Il risultato? Tutti i file aziendali cifrati da un ransomware, e l’attività ferma per giorni.

Questo mi ha insegnato che l’anello debole non è quasi mai la tecnologia, ma le persone.

Soluzioni concrete

  • Formazione (anche minima!) del personale

  • Simulazioni di phishing

  • Accessi limitati alle cartelle di rete


2. Backup assenti o mal configurati

Una volta, durante una consulenza, chiesi al titolare: "Avete un backup?". Mi rispose sicuro: "Certo, su questo hard disk USB". Era collegato 24h su 24 al PC... e cifrato dal ransomware come tutto il resto.

La differenza tra avere un backup e avere un backup utile è sottile, ma fondamentale.

Consigli pratici

  • Backup off-site e versionato

  • Test mensili di ripristino

  • Almeno una copia offline (scollegata fisicamente)


3. Mancanza di policy di accesso e tracciabilità

Mi è capitato di analizzare log di accesso totalmente assenti, utenti condivisi tra più persone e nessuna tracciabilità.

Quando arriva una contestazione o una richiesta di chiarimenti, senza log... non hai armi per difenderti.

Cosa fare

  • Account nominativi per ogni dipendente

  • Log attivi e salvati in cloud o NAS protetto

  • Policy scritte e comunicate


4. Software obsoleti o sviluppati senza manutenzione

Ho visto aziende lavorare su gestionali web sviluppati 15 anni fa, ancora in produzione, esposti su internet con porte aperte e senza certificati SSL.

Un software non aggiornato è una porta d’ingresso per chiunque sappia dove guardare.

Soluzioni

  • Audit tecnico periodico

  • Aggiornamenti o refactoring

  • Firewall applicativi (WAF)


5. Dispositivi non protetti: NAS, router, stampanti, telecamere

La sicurezza non riguarda solo i PC. Durante un’indagine, abbiamo scoperto che l’accesso alla rete avveniva da una stampante con firmware vecchio. Nessuno ci aveva mai pensato.

Cosa fare oggi stesso

  • Aggiorna tutti i dispositivi

  • Cambia le password di default

  • Fai uno scan della rete con strumenti gratuiti (es. Nmap)


Conclusione

La sicurezza non è (solo) un tema tecnico: è una forma di responsabilità verso la propria attività.

Le minacce non sempre si presentano come film hollywoodiani. A volte, sono silenziose, invisibili e arrivano da dove meno te lo aspetti.

Se sei un imprenditore, un libero professionista o gestisci un’attività, il mio consiglio è semplice: non aspettare il problema per correre ai ripari.

📩 Contattami per un check-up personalizzato della tua infrastruttura. Meglio prevenire che riformattare.